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Luce
2013
Natura Morta
Testo critico di Luigi Erba:
Non occorre cercare l’infinito nell’infinito stesso. Il mondo può essere in un oggetto, tanto più in una casa, nell’ambiente quotidiano, nelle cose che tocchi tutti i giorni.
Michela Petti isola tali scorci in frammenti di luce e materia, di ombre che plasmano questi micro interni a seconda delle ore del giorno. È così che le porzioni di finestre, quadri, porte, coperte hanno in sé un qualche cosa inafferrabile, di transeunte.
Gli oggetti, nel suo lavoro, non vengono quasi mai decontestualizzati, portati verso un’astrazione, ma mantengono la loro riconoscibilità e funzione. Sono arredi necessari alla vita quotidiana, però ci fanno sognare con il loro calore e colore.

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